DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Nel nuovo video di Psicologia in libreria parlo di DSA, sigla ormai ben nota per indicare i Disturbi Specifici di Apprendimento. Come chi lavora con l’età evolutiva saprà, si tratta di un argomento vastissimo, in questo breve articolo vi darò qualche informazione su:

  • cosa sono i DSA;
  • quali campanelli di allarme osservare come genitore/insegnante
  • cosa fare di fronte a questi campanelli.

Cosa sono i DSA

Partiamo dalla definizione: per DSA intendiamo un gruppo di disturbi di natura neurobiologica che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e nell’utilizzo di alcune importanti abilità scolastiche di base come la lettura, la scrittura e il calcolo. Vorrei soffermarmi in particolare sulla seconda parola dell’acronimo: la S di Specifici. Vengono definiti così perché interessano uno specifico dominio di abilità lasciando il funzionamento globale inalterato. Infatti, per poter parlare di DSA dobbiamo escludere la presenza di disabilità intellettiva e deficit sensoriali; non dipendono da cause traumatiche, organiche, disturbi della sfera emotiva. Non sono causati da disturbi della sfera emotiva ma, come vedremo più avanti, ci sono importanti implicazioni sullo sviluppo emozionale, come potrete intuire ascoltando “con la pancia” la prima parte del video dove Benedetta ci legge un estratto tratto da “Allora non scrivo piú” di Annalisa Strada

Non solo, possiamo parlare di disturbo specifico dell’apprendimento solo in quei casi in cui vi sia stata una adeguata esposizione educativa e le difficoltà di apprendimento non possono essere attribuite a condizioni di svantaggio socioculturale.

Con questa carrellata di “non” dovrei avervi trasmesso quanto sia importante quel termine “Specifico”.

Attualmente sono stati classificati quattro tipi principali di DSA:

  • Dislessia: disturbo nell’apprendimento della della lettura, in termini di fluidità e correttezza.
  • Disortografia: disturbo nell’apprendimento della scrittura e in particolare nei processi di transcodifica dal suono al segno scritto;
  • Discalculia: disturbo nell’apprendimento del sistema dei numeri e delle procedure di calcolo
  • Disgrafia: disturbo nell’esecuzione grafica dello scritto

Questi disturbi possono presentarsi da soli o, più comunemente, possono manifestarsi combinati.

I campanelli di allarme dei DSA

Bene, come genitore o insegnante, cosa osservare? Quando iniziare a chiedersi se il mio bambino sta vivendo una difficoltà di apprendimento importante? Tenendo a mente che ogni bambino ha un modo soggettivo di manifestare tutte o alcune delle difficoltà, vediamo alcuni dei più comuni campanelli di allarme:

  • In lettura confonde le lettere simili graficamente o che suonano simili; inverte, omette o aggiunge lettere alla parola; commette errori di anticipazione (cioè legge bene la prima sillaba e poi tenta di indovinare la parola sbagliando), salta o inverte le righe, legge molto lentamente, in modo stentato o “robotico”e non sembrano esserci progressi significativi nel corso dell’anno scolastico.
  • In scrittura omette, inverte o sostituisce delle lettere, confondendo quelle che suonano in modo simile o che sono graficamente simili. Fonde articolo e parola, non rispetta gli spazi tra le parole, la scrittura appare poco leggibile, disorganizzata e il tratto spigoloso e incerto.
  • In matematica fa molti errori nello scrivere i numeri confondendoli tra loro e nei simboli aritmetici, non riesce mai ad automatizzare il recupero di calcoli rapidi come 2+2 o le tabelline, commette diversi errori di procedura (ad esempio nelle operazioni in colonna dove può far fatica a gestire lo spazio e quindi l’allineamento dei numeri).
  • Sul piano comportamentale, tipicamente può manifestare disagio nel copiare alla lavagna, lamentare mal di testa di frequenti, affaticarsi velocemente e non riuscire a stare attento; può far confusione nel riconoscere la destra e la sinistra e nel mantenere le informazioni in memoria di lavoro.
  • Sul piano emotivo motivazionale le difficoltà possono gravare pesantemente a livello di autostima, ansia, benessere scolastico…per questo i bambini potrebbero tentare strategie di evitamento come chiedere di andare spesso in bagno o rifiutarsi di andare a scuola, adottare comportamenti buffi per svicolare dalla lezione incomprensibile per loro, chiedere continuamente supporto e aiuto e non riuscire mai a sentirsi capaci e autonomi.

Per evitare che la difficoltà di apprendimento scavi profonde fragilità a livello emotivo e di adattamento scolastico e sociale è molto importante che tutti i soggetti coinvolti imparino a osservare, riconoscere e segnalare tempestivamente la possibile presenza di questi campanelli di allarme.

Come intervenire sui DSA

Per gli insegnanti è buona pratica effettuare periodicamente degli screening di primo livello nella classe: gli screening sono una valutazione superficiale e relativamente veloce del livello degli apprendimenti che, se realizzata mediante accurati strumenti standardizzati puó fornire buone indicazioni. Questa può essere realizzata sia internamente da insegnanti formati, oppure in Studi privati o Centri che si occupano di disturbi dell’apprendimento.
In seguito allo screening vanno attivati dei percorsi di potenziamento didattico mirati per quei bambini che allo screening sono risultati in difficoltà.

Successivamente, se nonostante l’intervento di potenziamento le difficoltà persistono, verrà segnalato ai genitori che è il momento di intraprendere un percorso diagnostico di valutazione neuropsicologica. Una valutazione neuropsicologica approfondita è molto importante perché permette di mettere in luce le fragilità dello studente, i processi mentali deficitari alla base di queste fragilità ma anche i suoi punti di forza, su cui fare perno nella programmazione dell’intervento volto al raggiungimento dei personali obiettivi di apprendimento.

Qualora il percorso diagnostico confermasse la presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento si procederà alla certificazione (presso Sistema Sanitario Nazionale o Centri Privati Accreditati). La certificazione è molto importante perché dal 2010 esiste una legge, la legge 170/2010, che tutela tutti i bambini con DSA. Tutte implicazioni di questa legge esulano da questo articolo riassuntivo, in ogni caso a partire da qui la Scuola predisporrà un apposito Piano Didattico Personalizzato (PDP) volto ad attivare tutte le strategie dispensative e compensative che aiuteranno il bambino con DSA a trovare il proprio modo di apprendere e di raggiungere i suoi personali successi.

Parallelamente per i genitori è importante rivolgersi a un centro specialistico o a professionisti del settore come psicologi, logopedisti per avviare un potenziamento specialistico che miri a potenziare e sostenere i processi di apprendimento più deboli e ad insegnare allo studente delle strategie compensative per aggirare gli ostacoli all’apprendimento causati dal DSA.

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